Agenzia delle Entrate-Riscossione ha annunciato che nelle prossime settimane partirà una operazione compliance con cui verrà riconosciuta ai contribuenti la possibilità di rientrarenei vecchi piani di rateizzazione, anche laddove sia stato perso definitivamente il treno della rottamazione.

Dopo le lettere di compliance “preventive” del 2017 che invitano i contribuenti ad aderire alla sanatoria con sconti su sanzioni e interessi, ora l’Agenzia delle Entrate ha deciso di contattare anche chi, pur avendo richiesto di poter rottamare le proprie cartelle, non si è messo in regola con i pagamenti, anche dopo la proroga concessa dal decreto Fiscale, collegato alla Legge di Bilancio 2018.

In buona sostanza, gli oltre 60mila contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata dei ruoli, ma che poi non si sono messi in regola con i pagamenti delle prime 3 rate entro il 7 dicembre 2017 (perdendo così in modo definitivo il diritto alla rottamazione), potranno rientrare nei vecchi piani di rateizzazione.

Invero, con il decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2018, sono stati riammessi alla rottamazione i soggetti che, pur avendo presentato la domanda entro il 21 aprile scorso, non avevano versato la prima rata o entrambe le rate scadute rispettivamente il 31 luglio e il 30 settembre. La riammissione era condizionata al versamento delle rate non versate entro il 7 dicembre 2017. Ebbene, è proprio a questi soggetti che è rivolta l’operazione compliance voluta dal presidente di Agenzia entrate-Riscossione, Ernesto Maria Ruffini.

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