ADC – AIDC – ANC – ANDOC – UNAGRACO – UNGDCEC – UNICO
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Premessa
Il presente documento è stilato in occasione dell’incontro promosso dal MEF (Viceministro
On. Luigi Casero) con i rappresentanti della Associazioni Sindacali dei Dottori
Commercialisti ed Esperti Contabili italiani, al fine di definire campi di intervento e atti
immediati per la semplificazione in ambito tributario ed amministrativo.
Le seguenti proposte sono il frutto di un coordinamento tra le diverse sigle sindacali
chiamate al tavolo le quali, unitariamente, intendono proporre concrete misure volte a
rimuovere quelle inefficienze e duplicazioni che possono rappresentare un ostacolo alla
fluida crescita dell’Impresa nel nostro Paese.
Duplicazioni di comunicazioni ed adempimenti, incertezza sul contenuto dei modelli di
dichiarazione, una congerie di scadenze formali e sostanziali; questi sono tutti ostacoli
all’esercizio dell’impresa che si traducono in costi per l’imprenditore e costituiscono una
limitazione per le nuove iniziative imprenditoriali ed una perdita di competitività del nostro
Paese nella scelta di localizzazione da parte di imprenditori esteri.
Tutto questo a conferma del ruolo pubblico che la nostra categoria ha da sempre inteso
come propria priorità, costituendosi nei fatti quale trait d’union tra il mondo delle imprese,
ed in particolare quello delle piccole e medie imprese, e lo Stato nelle sue diverse
articolazioni.
È nostro auspicio che questo ruolo trovi sempre più la sua affermazione anche formale,
tramite il riconoscimento alla nostra categoria di una posizione di stabilità e continuità nella
interlocuzione con la Pubblica Amministrazione nell’interesse del Paese.
Chiediamo, a gran voce, di essere riconosciuti come unico interlocutore delle Istituzioni
per le materie che ci competono, a garanzia delle istituzioni e dei clienti.
Siamo garanti della conoscenza e della professionalità nei campi oggetto della nostra
formazione, nel tirocinio e nell’esame di stato che sosteniamo. Lo siamo anche attraverso
l’assoggettamento alla disciplina ed al codice deontologico.
La nostra professione e professionalità ci porta a saper essere terzi quando necessario,
ad essere garanti, a rappresentare l’imprenditore ed i contribuenti tutti, a difenderli, ad
assumere il ruolo di pubblico ufficiale, ad esercitare i controlli sulle aziende a garanzia dei
soci e dei terzi, a controllare sugli enti pubblici e locali a garanzia di tutti, a coadiuvare gli
imprenditori nella nascita e nella gestione delle attività a supporto dello sviluppo
dell’economia.
Tutto ciò merita il riconoscimento di un ruolo di riferimento.
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